La discarica di Cupinoro rappresenta per la divisione Bonifica Siti Contaminati di HTR bonifiche, il più grande intervento realizzato fino ad oggi. I lavori sono iniziati nell’ottobre 2021 e il termine è previsto per ottobre 2023.
Si tratta della prima discarica di rifiuti urbani nella regione Lazio che verrà chiusa definitivamente ed avviata alla fase di post-gestione.
Il cantiere vede coinvolte 3 imprese:
La discarica di Cupinoro è una discarica di rifiuti urbani a servizio del comune di Bracciano che è stata in attività a partire dagli anni 90 fino al 2014.
Il corpo dei rifiuti ha una profondità di circa 22 dal calpestio quotato mediamente 233 metri s.l.m. e raggiunge una altezza media di 28 metri fuori terra, arrivando a quote attualmente comprese tra 259.49 e 260,75 metri s.l.m.
La coltivazione della discarica è avvenuta con fasi successive. All’iniziale corpo discarica, definito Vecchio Invaso, corrispondente al settore meridionale del corpo rifiuti, a partire dal 2004 è seguito uno sviluppo verso nord realizzato in due fasi definite rispettivamente: Lotto Transitorio (Lotto di emergenza e raccordo funzionale) e Lotto di Completamento. In ragione delle tempistiche diverse e dei diversi metodi di coltivazione, i due settori sud e nord sono caratterizzati da un diverso stato di maturità nei riguardi sia del regime dei cedimenti sia nel regime di produzione del biogas.
I due lotti presentano notevoli differenze anche in termini di copertura esistente, pertanto è stato necessario in fase di progettazione ed inizio lavori studiare situazioni ad hoc e diverse tipologie di materiali da impiegare per la realizzazione del capping nei diversi lotti.
La fase di studio preliminare e progettazione esecutiva è stata cruciale e molto complessa. Sono stati svolti campi prova mirati a determinare parametri progettuali per le diverse zone della discarica fondamentali per il dimensionamento e la scelta dei geosintetici in funzione delle caratteristiche del piano di posa e delle pendenze di progetto.
Il principale stravolgimento rispetto al progetto a base di gara, risiede nella riprofilatura di tutti i versanti ad angoli inferiori a quelli di progetto mediante utilizzo di quattro anelli di terre rinforzate.
Gli interventi sono stati progettati senza la necessità di movimentazione del corpo rifiuti e senza intaccare l’attuale copertura della discarica, questo per ridurre gli impatti odorigeni su recettori esterni e garantire la salubrità del luogo di lavoro per tutti gli operatori coinvolti.
L’intervento ha previsto le seguenti fasi:
RIPROFILATURA VERSANTI: Riscontrati problemi operativi nella posa del pacchetto di impermeabilizzazione. È stata necessaria una riprofilatura del terreno presente, senza intaccare il vecchio telo di copertura e quindi senza movimentare rifiuti, per avere un piano di posa adeguato per i geosintetici.
ADEGUAMENTO VIABILITÀ: il sistema di viabilità interna era assente o presentava larghezze insufficienti all’accesso in sicurezza ai mezzi d’opera necessari alla realizzazione dei pozzi di biogas e della posa dei teli di ricopertura. Le soluzioni al problema sono state: l’allargamento della carreggiata mediante riprofilatura del corpo rifiuti sul versante lato monte; e la realizzazione di fondo stradale in misto granulare riciclato certificato per uno spessore medio di 15 cm.
REALIZZAZIONE COLLEGAMENTO INDIRETTO: rispetto a quanto previsto in fase progettuale, è stata rilevata una difformità del telo di fondo, sia per lo stato di conservazione fortemente degradato che per l’ubicazione incerta e variabile.
Pertanto, al fine di ottemperare a quanto previsto dalla normativa di settore e garantire il contenimento di percolato e biogas, è stato realizzato un collegamento indiretto lungo tutto il perimetro di base mediante le seguenti lavorazioni:
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