Bonifiche ambientali: come l’università forma i professionisti del futuro
In Italia i siti contaminati coprono centinaia di migliaia di ettari. La bonifica non è solo tecnologia: è conoscenza, ricerca e competenze normative. Negli ultimi anni le università hanno risposto creando percorsi dedicati – da Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio a Scienze Ambientali, da Geologia a Biotecnologie – fino a master specialistici su tecniche di campionamento, risk assessment e tecnologie innovative di risanamento.
Per un giovane che guarda a questo settore, la scelta della facoltà dipende dallo sbocco desiderato:
– Ingegneria ambientale per guidare cantieri e progettare interventi;
– Scienze e chimica per caratterizzazione e laboratorio;
– Geologia per l’idrogeologia e il modello concettuale dei siti;
– Biotecnologie per il biorisanamento;
– Giurisprudenza o economia per regole, appalti e compliance.
Un ambito che unisce carriera e impatto concreto: tutelare la salute, risanare i territori, restituire valore alle comunità.
Leggi l’articolo e condividilo con chi vorrebbe fare della tutela ambientale un lavoro.
Input your search keywords and press Enter.